Edificata verso la fine del Trecento, Santa Maria in Platea sorge nella piazza principale del paese.
Già dopo la sua costruzione, nel 1395 fu eletta a Collegiata, ossia sede di un collegio di canonici. La chiesa assunse un’importanza ancora maggiore nel 1764 quando Campli si consacrò all’Immacolata Concezione e la Madonna fu proclamata Regina e Patrona della cittadina e del suo territorio in seguito ad un’epidemia di tifo. L’interno di Santa Maria ha tre navate. Il soffitto della navata maggiore è assolutamente spettacolare, tanto da lasciare senza fiato il visitatore.
Situata dietro Palazzo Farnese, accanto alla trecentesca Chiesa di San Paolo, la Scala Santa è così denominata perché nel 1772 Papa Clemente XIV le attribuì un privilegio: i 28 gradini in legno di ulivo, da salire pregando in ginocchio con il capo chino, donano ai fedeli l’assoluzione dei propri peccati e, in alcuni giorni dell’anno, l’Indulgenza Plenaria con lo stesso valore di quella che si può ottenere sulla Scala Santa di Roma. I fedeli devono, in ogni gradino, recitare una preghiera e così facendo ripercorrono la sofferenza di Gesù verso la croce. Ai lati della scala, accompagnano il percorso, sei dipinti, tre per lato, di forma trapezoidale, con rappresentati i momenti più drammatici della Passione di Cristo: